"Lodging a Scary Low Hero": album tributo di Pivio 1

“Lodging a Scary Low Hero”: album tributo di Pivio

“Lodging a Scary Low Hero” è il titolo dell’album tributo a David Bowie realizzato dal musicista genovese Pivio.

Si intitola Lodging a Scary Low Hero ed è un omaggio appassionato a David Bowie da parte di Pivio, un artista che ad alcuni forse non risulterà familiare. Eppure Pivio è un musicista genovese di grande calibro. E’ autore, insieme a Aldo De Scalzi di molte delle più belle e pluripremiate colonne sonore del cinema italiano e non solo. Ha vinto il David di Donatello nel 2015 e due Globi d’Oro. Ma soprattutto Pivio (all’anagrafe Roberto Pischiutta) è un grande fan di David Bowie.

pivio lodging a scary lowAd un anno esatto di distanza dalla scomparsa, decide di rendere omaggio ad uno degli artisti che più hanno influenzato la sua carriera musicale. Sono dodici brani selezionati dai tre album della cosiddetta trilogia berlinese – Low, “Heroes” e Lodger – e dal successivo Scary Monsters And Super Creeps, che vedeva coinvolto lo stesso gruppo di lavoro dei precedenti tre, Brian Eno e Tony Visconti in testa. Nella tracklist c’è un’unica canzone originale che da il titolo all’album. Tutti i brani sono stati cantati e suonati esclusivamente da Pivio, utilizzando solo sintetizzatori e drum machines, una scelta che ha permesso di ottenere un caratteristico suono “eighties”.
Il 10 gennaio di un anno fa” racconta il musicista, “stavo completando il mio precedente album, It’s Fine, Anyway. Ero impegnato a chiudere il brano “When you appear behind the famous actor”, ed è arrivata, come un macigno, la terribile notizia. E’ stato come se se ne fosse andato un amico di lunghissima data, con cui di fatto ero cresciuto fin dall’adolescenza. Quel dolore, misto a qualcosa simile alla rabbia per la scomparsa è rimasto nella coda strumentale della canzone.

Ho voluto concentrarmi sugli anni fra il 1977 e il 1980 perché li identifico con un periodo molto importante della mia vita, quello in cui ho posto le più importanti basi del mio attuale lavoro musicale. Trattandosi di 4 album ho fatto la scelta di selezionarne tre di ognuno per ottenere una scaletta che desse grandi possibilità di espressione, tenendo comunque conto che mi ero imposto di suonare solo sintetizzatori e di utilizzare solo la mia voce, nient’altro.

pivio lodging a scary lowDate queste premesse ho cercato di individuare all’interno dei singoli album quelle canzoni che potenzialmente potessero essere meglio rappresentate dalla scelta stilistica adottata. Negli ultimi anni della mia carriera artistica mi sono ritrovato spesso nelle condizioni di dover affrontare aspetti che non avrei immaginato di dover gestire, non ultimo una relativa solitudine, io che sono sempre stato abituato a lavorare in squadra (credo in maniera incondizionata nella forza del gruppo). Però era diventato necessario per me realizzare qualcosa in totale autonomia per mettermi alla prova e per poter scegliere una strada musicale, una qualsiasi (ce ne sono tante) in cui non dovessi tenere conto di alcuna suggestione esterna. Ho ottenuto questa libertà con It’s Fine, Anyway, e non è un caso che Lodging a Scary Low Hero nasca proprio il giorno in cui ho terminato quel disco. E’ stato come un ideale passaggio. Sentivo di dover realizzare questo album.

Inevitabilmente la scelta complessiva racconta la mia personale visione del Bowie di quel periodo. Avendo scarnificato le canzoni, anche a causa della strumentazione adottata, ne esce, credo, la sua essenza artistica, scevra da tecnicismi e dagli aspetti più esteriori (quelli che peraltro hanno fatto la sua fortuna). Anche questo era uno degli obiettivi che mi ero posto quando ho iniziato a pensare a questo progetto discografico.
In linea di massima mi sono imposto di mantenere invariate le melodie originali (ho volutamente fatto pochissime variazioni in questo senso), lasciandomi invece la facoltà di giocare sul beat e, ovviamente, sugli arrangiamenti. In molti di questi sono nascosti riferimenti a altri brani, non necessariamente di David Bowie, che solo un ascolto molto attento può rivelare. Un piccolo gioco.”

Lodging a Scary Low Hero (I dischi dell’espleta, ESP057)

pivio lodging a scary lowVoice, synth, mellotron, vocoder, el. piano, piano: Pivio
Recorded and mixed at Trancendental Studio (Roma)
Mastered by Massimiliano Nevi at BitBazar Studio (Roma)
Original cover art by Luana Agus
Artwork by Rita Giacalone

Tracklist

1. Art Decade 4’26 (D.Bowie)
2. Ashes To Ashes 6’14 (D.Bowie)
3. D.J. 4’08 (B.Eno, D.Bowie, C.Alomar / D.Bowie)
4. Fashion 5’13 (D.Bowie)
5. Heroes 7’19 (B.Eno, D.Bowie)
6. Look Back In Anger 3’22 (B.Eno, D.Bowie)
7. Repetition (vs Girls And Boys) 3’47 (D.Bowie)
8. Scary Monsters (and Super Creeps) 5’37 (D.Bowie)
9. Sense of Doubt 4’03 (D.Bowie)
10. Subterraneans 5’54 (D.Bowie)
11. The Beauty And The Beast 3’58 (D.Bowie)
12. Warszawa 7’17 (B.Eno, D.Bowie)
13. Lodging A Scary Low Hero 10’43 (Pivio / M.Odino)
14. The Beauty And The Beast (vocaldrum V.) 3’21 (D.Bowie)

L’ album è disponibile sulle più note piattaforme digitali.
Sito ufficiale: link

ALCUNI BRANI

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Chi è VG Crew

La Crew di VG è formata da Daniele Federici e Paola Pieraccini. Daniele Federici è organizzatore di eventi scientifici ed è stato critico musicale per varie testate, tra cui JAM!. E'autore di un libro su Lou Reed del quale ha tradotto tutte le canzoni, prima di farlo con quelle di Bowie. Paola Pieraccini, imprenditrice fiorentina, è presente su VG fin dall'inizio e lo segue dagli anni '70. Entrambi hanno avuto modo di incontrare Bowie come rappresentanti di VG.

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