“David Bowie a Life”: interviene l’autore

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“David Bowie a Life” di Dylan Jones è la biografia, che vi avevamo già annunciato, in uscita il prossimo 7 Settembre in lingua inglese. Ha fatto il giro del web un estratto che parlava di necrofilia e pedofilia.

Abbiamo deciso di non riportare, nè commentare, gli articoli sensazionalistici usciti questo mese su alcune testate web (quelle meno serie, a dir la verità). Tali articoli raccontavano di offerte di necrofilia fatte a Bowie e lasciavano anche intendere che fosse dedito a fare sesso con minorenni.

Stralci, a quanto pare, tratti dalla biografia di prossima pubblicazione David Bowie: a Life di Dylan Jones.

Sappiamo bene come certa critica specializzata e certi non professionisti del settore abbiano l’abitudine di prendere alcuni dettagli scandalistici, decontestualizzandoli e ingigantendoli con titoli ad effetto per attirare lettori, visitatori, clic. E come anche gli uffici stampa delle case editrici spesso giochino su questa cosa per far parlare del libro.

Con tale pubblicità, il rischio è che il libro venga subito bollato come poco serio, e pieno di pettegolezzi inutili a comprendere il fenomeno o l’artista. Ma Dylan Jones è professionista vero, ed è intervenuto lui stesso sull’argomento attraverso il suo account instagram per ribadire che quelle uscite sono stupidaggini e che il suo è un atto di amore.

Ho passato gli ultimi 18 mesi della mia vita (e, in un certo senso, gran parte della mia vita) a scrivere e aggiustare una biografia di David Bowie, per disegnare un ritratto della persona straordinaria che è stata, un artista davvero dotato, un uomo che ha passato più tempo possibile a provare di comprendere cos’era ciò che stava facendo, mentre lo faceva. Include circa 180 interviste, di cui 150 fatte direttamente dal sottoscritto. Spero che possa essere un ritratto a tutto tondo, e soprattutto un ritratto sinceramente positivo. Nonostante alcuni articoli positivi da parte di alcuni insigni autori, e delle prime recensioni molto lusinghiere, tra cui una di Hanif Kureishi sul The Guardian, una piccola parte della stampa ha deciso di focalizzarsi esclusivamente su alcuni dei passaggi più scandalosi del libro (già ben documentati, in realtà, e ovviamente non sono il fulcro del libro), che hanno dato un’idea molto distorta del contenuto del libro. Questo libro è stato scritto con il cuore. Non è un’agiografia, ma neanche un insieme di pettegolezzi. Se lo leggerete spero che capirete quanto sia ovvia il mio amore per David Bowie“.

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fabrizio goina
6 anni fa

Spero quanto prima di vederla tradotta in italiano

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