VG Speed of Life film David Bowie

Speed of Life: un film ispirato da Bowie

“Speed of Life”, film uscito lo scorso 10 gennaio negli Stati Uniti, ipotizza che la morte di David Bowie abbia creato una frattura spazio-temporale che cambierà per sempre la vita di una coppia di fidanzati. Luca Maffei lo ha visto per noi.

“Something happened on the day he died…”

Locandina Speed of Life film David Bowie

La scomparsa di David Bowie ha colto di sorpresa i fan, in ogni angolo del globo. Come se Bowie fosse stato in qualche modo una sorta di collante che riusciva a tenere unito l’ universo intero. Un Universo ora in rovina, senza lui. Una teoria di certo strampalata, al limite di una semplice battuta tra fan. Eppure, questa è proprio l’idea e lo spunto di partenza di Speed of Life, il nuovo film della regista Liz Manashil.

Speed of Life è uscito sulle piattaforme di streaming di Amazon Prime Video, Apple TV e Google Play in esclusiva per gli Stati Uniti lo scorso 10 gennaio, in occasione del quarto anniversario della scomparsa di Bowie. Già il titolo dovrebbe come minimo catturare l’interesse dei fan di Bowie. Si basa su un’idea a dir poco folle, che non può che far sorridere ogni appassionato del Duca Bianco: la morte di David Robert Jones ha creato una crepa spazio-temporale, una “frattura nell’universo” che ha cambiato per sempre la vita di una coppia di fidanzati.

La trama

screenshot speed of life film David Bowie

E’ il 10 Gennaio 2016. June (Allison Tolman) è una giovane fan di David Bowie che viene sorpresa dalla notizia della morte del suo idolo musicale mentre sta rientrando in casa insieme al fidanzato Edward (Ray Santiago, star della serie splatter Ash vs. Evil Dead). Sconvolta dalla notizia, June comincia ad avere un’accesa discussione con Edward, quand’ecco che il ragazzo scompare in un lampo di luce.

L’azione si sposta in avanti di ventiquattro anni. Siamo nel 2040 e ritroviamo una June invecchiata (interpretata da Ann Dowd) ancora alle prese col trauma della scomparsa di Edward. La donna è diventata un’artista la cui maggiore fonte d’ispirazione è la musica di David Bowie. La presenza fissa nella sua vita di un buon amico (Jeff Perry) e della figlia di lui (Vella Lovell), non è bastata a permetterle di superare la tragedia. Il ricordo di Edward è ancora troppo forte e sembra destinato a non abbandonarla mai. Le cose cambiano del tutto quando Edward riappare di colpo, in piena notte, nello stesso punto del salotto in cui era scomparso ventiquattro anni prima. Per lui il tempo non è passato e la cosa lascia June comprensibilmente senza parole. L’unica spiegazione che June riesce a dare a questo evento fuori dal comune è che la scomparsa di David Bowie abbia in un qualche modo creato un wormhole all’interno di casa sua e che il compagno ci sia finito dentro inavvertitamente. Inizia quindi un viaggio per i due ex-fidanzati: Edward deve prendere confidenza con le nuove tecnologie e i nuovi stili di vita del 2040, mentre a June occorre imparare che in certi casi l’unico modo per andare avanti è lasciarsi indietro il passato.

Il giudizio

Screenshot Speed of Life film David Bowie

Vincitore del premio per la miglior attrice non protagonista (andato ad Allison Tolman) alla tredicesima edizione del MethodFest Independent Film Festival di Beverly Hills, Speed of Life è una pellicola indipendente della durata di 76 minuti che, a partire da Marzo 2019, è stato presentato in dodici festival cinematografici negli Stati Uniti.

Bisogna dire che, nonostante la durata sia già di per sé piuttosto limitata, Speed of Life avrebbe funzionato meglio come cortometraggio. La premessa su cui poggia il film è decisamente simpatica, soprattutto per i fan; ma non si può dire che la sua realizzazione sia avvincente. L’opera risulta lenta e povera d’idee, nonostante una coppia di protagonisti intrigante. La povertà assoluta di mezzi con cui il film è stato realizzato rende debole e poco credibile la rappresentazione del 2040. Soprattutto, è causa del problema più grande del film: l’assenza totale di canzoni di Bowie dalla colonna sonora stona molto in una pellicola che ha David Bowie come premessa principale. Per rimediare a tale mancanza, i dialoghi del film cercano d’includere quanti più riferimenti possibili alla sua musica: sentiamo gli attori pronunciare “Nothing has changed”, “Slip away” e “TVC15” nelle loro frasi. Questo può essere divertente per i fan che vogliono avventurarsi nella ricerca dei più piccoli riferimenti, ma la cosa finisce qui. Per i fan di David Bowie, Speed of Life è destinato a restare poco più che una piccola curiosità, tra l’altro piuttosto rara data la totale assenza di piani per un’eventuale distribuzione italiana del film.

Luca Maffei
Il trailer di  Speed of Life
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Chi è VG Crew

La Crew di VG è formata da Daniele Federici e Paola Pieraccini. Daniele Federici è organizzatore di eventi scientifici ed è stato critico musicale per varie testate, tra cui JAM!. E'autore di un libro su Lou Reed del quale ha tradotto tutte le canzoni, prima di farlo con quelle di Bowie. Paola Pieraccini, imprenditrice fiorentina, è presente su VG fin dall'inizio e lo segue dagli anni '70. Entrambi hanno avuto modo di incontrare Bowie come rappresentanti di VG.

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