David Bowie is 25 agosto 2016

UNA RETROSPETTIVA UNICA!

barbara-217x300Oggi ho avuto il privilegio di visitare David Bowie Is al MAMbo di Bologna, una retrospettiva internazionale dedicata a uno degli artisti più innovativi, trasgressivi e influenti del panorama artistico e musicale. La mostra è realizzata dal Victoria and Albert Museum di Londra e comprende una selezione di oltre 300 pezzi provenienti dall’archivio personale dell’artista.

La visita comincia dai primi anni di David Bowie e abbraccia tutta la sua carriera, spaziando dalla musica alle arti visive e come la sua opera abbia influenzato buona parte della cultura contemporanea.

Fra gli oggetti esposti si trovano i testi delle canzoni scritti di suo pugno, le partiture, gli schizzi e i disegni per le copertine degli album, i vinili rari, i poster promozionali, gli abiti utilizzati nei video, nei concerti e nei film, gli strumenti musicali e molto altro. Mi sono emozionata nel vedere sullo schermo “Life on Mars?” e accanto il completo originale usato da David Bowie in quel video. E poi, è indescrivibile ascoltare “Starman”, vedere il costume usato a Top of the Pops nel 1972 e seguire le parole della canzone trascritte da lui su una pagina di quaderno.

I contenuti multimediali propongono interviste a David Bowie e agli artisti che hanno collaborato con lui, le varie fonti d’ispirazione (musicali, letterarie, artistiche e filosofiche) che sono confluite nella musica e stralci di provini cinematografici. In particolare mi ha colpito vedere in azione Verbasizer, un software ideato da David Bowie e Ty Roberts per stimolare il processo creativo nella scrittura di canzoni.

Alla fine della visita, una sala enorme ci trasporta nell’emozione dei suoi concerti, con altri abiti usati in scena e una selezione di oggetti personali appartenuti all’artista.

L’allestimento della retrospettiva permette di tuffarsi nel mondo di David Bowie e seguire tutta la carriera lunga cinque decadi. L’audioguida cambia la programmazione dei contenuti in base al movimento del visitatore nelle sale. In questo modo la visita è più libera e aperta, consentendo di immergersi ancora di più nell’esposizione.

La mostra resterà al MAMbo di Bologna fino al 13 novembre 2016. È l’occasione straordinaria per chi ama David Bowie, e anche per chi non lo conosce benissimo, di scoprire la vita e l’opera di un artista puro che ha influenzato la musica e la cultura contemporanea come pochi altri.

Barbara Salardi 

(Nel suo blog Barbara parla delle sue passioni: i libri, la scrittura, la traduzione, la musica, le serie televisive, il cinema, l’arte, i viaggi e molto altro: http://www.barbarasalardi.com)

 

SIATE QUELLO CHE VOLETE, SIATE QUELLO CHE IMMAGINATE, E’ POSSIBILE ESSERE TUTTO

melissa1L’11 gennaio 2016 abbiamo ricevuto una delle notizie più brutte per il mondo della musica e dell’arte moderna: il 10 gennaio 2016, David Bowie era morto.
A marzo l’annuncio ufficiale: “David Bowie Is”, la Mostra colossal su David Bowie, sarebbe arrivata a Bologna.
Da tre a questa parte, la Mostra ha collezionato più di un milione e mezzo di visitatori, con la prima tappa a Londra, per poi passare a Chicago, San Paolo, Toronto, Parigi, Berlino, Melbourne e Groningen.
Il David Bowie Is è un’esperienza da non perdere: sono presenti oltre 300 oggetti, tra cui abiti, manoscritti, dipinti, dischi preferiti di David e molte altre cose.
melissadressLa Mostra ha aperto ufficialmente il 14 luglio ed è ancora in corso, sino al 13 di Novembre.
Andarci a metà agosto è stato assolutamente positivo: l’ingresso non era per niente affollato e vi è stato solo un po’ di disorientamento all’inizio, senza parlare del cuore che batteva all’impazzata.
La mostra è una full immersion nel mondo di David Bowie, che soddisfa fans e curiosi.
Nella prima sala viene presentato il Bowie agli esordi, la sua chitarra acustica, lui che parla dei suoi parenti che andavano dallo psichiatra e le foto di David  appena di appena diciottenne.
Si passa dal David Bowie adolescente, all’eccentrico Ziggy Stardust, ad Aladdin Sane, a Diamond Dogs, al Thin White Duke di Station ti Station, agli anni sperimentali dell’epoca berlinese, tutto sistemato accuratamente in ampie sale. Una delle più belle, è sicuramente quella riservata all’abito di Starman, che David Bowie indossò a Top Of the Pops.
melissa2Per non parlare dei tanti vestiti esposti.
“David Bowie Is not David Jones”
“David Bowie Is crossing the border”
“David Bowie Is wearing what he wants”
“David Bowie Is here”.
E alla fine, finisci per crederci davvero.
La presenza di Bowie c’è, è palpabile ed è inevitabile sentirsi strani lì dentro.
Camminando per le sale del MaMbo ci si accorge di non essere solo ad una mostra, ma in un percorso nell’identità cangiante dell’artista.
melissaexperienceDavid Bowie non era, non è solo un cantante o un musicista, è un artista, un performer, un maestro della cultura dell’Io.
David Bowie è un creatore, che elabora mondi ed identità in cui immergersi. David Bowie insegna che si può essere ciò che si può immaginare.
Usciti dalla Mostra, è possibile essere protagonisti dell’Experience Bowie, uno spazio in cui ci si trucca, ci si veste come il nostro adorato beniamino.
Che dire, l’atmosfera è magica, per non parlare del delizioso staff.
Ecco cosa ci insegna David Bowie. Si può essere quello che si vuole: anche un astronauta, un alieno, un duca, una rockstar.
Siate quello che volete, siate quello che immaginate, è possibile essere tutto.
David Bowie Is a life teacher.
David Bowie Is… Forever. 

di Melissa Laface.

 

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MICHELE GORDINI

Ottima recensione Melissa! Specie l’ affondo sul “maestro della Cultura dell’ io” e sul “se puoi immaginarlo puoi farlo”. Lì c’è molto della sua essenza.

Melissa Laface

Ti ringrazio, @michelegordini.
Ho solo scritto quello che ho sentito davvero.