David Bowie is 11 settembre 2016 1

David Bowie is 11 settembre 2016

UNA VOCE FUORI DAL CORO

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foto di Alessandro Ridolfo

Dopo mesi per riuscire a organizzare, finalmente arriva il gran giorno: mostra al MAMbo in compagnia di due persone specialissime, cosa chiedere di più?

Quanto è alto l’hype? Tantissimo… Ogni articolo, recensione, impressione che ho letto finora sulla mostra è entusiastico. Ecco, forse l’hype era anche troppo alto, sicuramente un’aspettativa così forte è uno dei motivi per cui, alla fine, non sono rimasto poi così estasiato dalla mostra.
L’ingresso è da brividi, i manifesti enormi sulla strada, l’emozione è paragonabile a quella dell’entrata a un concerto che aspettavo da lunghissimo tempo.
Non ero granchè informato sugli aspetti “logistici” della mostra, apprendo quindi in loco il funzionamento delle cuffie con audio che si attiva a seconda del punto in cui sei, una trovata iper-tecnologica, mi viene detto.
E qui cominciano i dolori. Una delle mie socie dopo poco va a farsi cambiare le cuffie: l’audio è fuori sincrono! Le mie sembrano funzionare… Almeno nella prima sala, poi man mano che procedo mi rendo conto che gli spazi sono troppo ristretti, gli oggetti troppo vicini l’uno all’altro, e la conseguenza è che l’audio parte sostanzialmente quando cazzo gli pare.
Gnucco io, ma insisto a voler sentire i vari audio integralmente, così perdo un sacco di tempo tra “mi metto qui, poi mi sposto di un pochino, no qui prende meglio, cazzo qui riparte” e alla fine ovviamente non ho sentito tutto. A un certo punto c’era uno schermo con il video di Look Back in Anger, e niente ho provato in ogni angolo ma non sono riuscito a sentirla. Frustrante e irritante. Allucinante la sala dedicata ai videoclip, lì proprio guardavo un abito e uno schermo e in cuffia andava l’audio del video dall’altra parte della sala.
Gli abiti, probabilmente a mio gusto la parte più “appetibile” delle memorabilia Bowie. Poco mi interessano, personale opinione, i manoscritti, i testi et similia, ma i vestiti… Mi soffermo su tutti, uno per uno, come spesso accade per abiti “di scena” sono fatti per essere fighissimi sotto le luci o attraverso uno schermo, dal vivo fanno un effetto “minore”, cmq sia sono gli originali indossati da lui e fanno molto effetto. E allora… trovare l’ultima sala con decine di abiti “ammassati”, molti dei quali sistemati in alto nei riquadri, certo l’effetto scenografico era notevole, ma mi è sembrato fin quasi irrispettoso “sacrificare” così molti pezzi che avrebbero meritato ben altra visibilità.
Sull’ultima sala ho poi involontariamente combinato un disastro da solo. Ci sono entrato poco prima della chiusura, e con rammarico mi sono accorto subito che era proprio l’unica sala in cui avrei voluto passare molto tempo. Finalmente la musica, gli spettacolari filmati live, leggo che ci sono filmati inediti del tour di Diamond Dogs ma… non li proiettano nel poco tempo in cui sono lì prima che chiudano.
Proiettano però Heroes versione post 11 Settembre, e siccome oggi è proprio l’11 Settembre me la vivo parecchio.
Altre considerazioni sparse… Ho trovato confusionaria la disposizione decisamente random, senza filo cronologico e, forse forse, anche senza un nettissimo filo logico. Parte del pubblico sarà anche stato magari neofita di Bowie e credo che questo possa aver creato parecchia confusione.
Ero particolarmente interessato ad approfondire il periodo Berlinese, al quale è dedicata sì una sala, però però… piuttosto scarna mi è parsa.
foto di Morgana Marchesoni
foto di Morgana Marchesoni

In base ai numerosi commenti che avevo letto, avevo ipotizzato di poter visitare la mostra in un tempo minore di quanto avrei effettivamente voluto starci una volta dentro, ho “perso” un sacco di tempo per leggere quintali di didascalie, dove per altro c’erano diversi errori nelle traduzioni in Italiano, e il tempo non è bastato per le parti che forse più mi sarebbero piaciute.

Niente Bowie Experience, già chiusa quando sono uscito, in ogni caso non ci tenevo… Ho la fortuna di potermi vivere le mie Bowie Experience direttamete sul palco 😉
Merchandising: t-shirt oneste, vanno tanto le stampe super elaborate ormai, che personalmente trovo solo pacchiane, ma non erano nemmeno troppo esagerate e, con mio stupore, avevano prezzi umani. Presa una t-shirt con fulmine e scritta Rebel, per soli 25 euro! Non posso dire lo stesso delle altre “chincaglierie”… Specchio carino eh, ma 55 euro??? E mi pare anche che alcuni cd e dvd in vendita siano bootleg, ma è possibile? A una mostra ufficiale? Correggetemi se sbaglio!
Non ho fatto foto. Non ne ho sentito nemmeno l’esigenza, va bene che siamo Italiani ma sant’Iddio… Se in una mostra è vietato fare foto, e se oltre tutto internet è sara-pieno di immagini della tale mostra, dobbiamo per forza dribblare lo staff per qualche scatto rubato col telefonino? E’ una guerra persa in partenza, lo so, ma sono ancora per vivere il momento artistico senza distrazioni “tecnologiche”, che sia un concerto, un film, o una mostra, i ricordi restano nella mente, sia quelli entusiasmanti (in questo caso per me pochi), sia quelli così così.

Stefano Luna

Voce degli SCARY MONSTERS ltd. * David Bowie & Friends Tribute Band

pagina facebook: https://www.facebook.com/scarymonstersltd/

 

 

 

 

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