Bowie da Fazio: “Quelli che il calcio” 1999 (RAI 2)

Domenica 5 dicembre, il giorno dopo il concerto dell’Alcatraz di Milano, David Bowie partecipò alla trasmissione di Fabio FazioQuelli che il Calcio“.

Una breve intervista (di cui potete leggere la trascrizione con gli interventi del traduttore) e due brani Survive e Thursday’s Child riportano David a una adeguata atmosfera, dopo lo sgradevole episodio legato alla trasmissione di Adriano Celentano.

Qui potete trovare il video integrale della partecipazione alla trasmissione, con un giovanissimo Fabio Fazio, una galleria fotografica e la trascrizione dell’intervista con risposte in inglese di Bowie e traduzione effettiva dell’interprete.

Se volete vedere le foto dal backstage di “Quelli che il Calcio”, cliccate qui.


LA TRASCRIZIONE DELL’INTERVISTA

Fabio Fazio: “C’è grande fermento e agitazione in studio. Questo è Hours, il suo ultimo lavoro. David Bowie è uno dei più grandi artisti, dei più grandi musicisti, dei più grandi artisti di questo secolo ed è un grande, ed è un grande, grande piacere averlo qui. È stato ieri sera a Milano, ha fatto un concerto per pochi fotunati ieri sera. È una persona che ho potuto incontrare brevemente, ma straordinariamente interessante. E noi da Hours… ascolteremo adesso Survive. Poi gli farò forse una domanda, se vuole, e poi un secondo brano. Ed è con grande emozione che entra nei nostri studi per cantare dal vivo Mr. David Bowie!”

ESEGUE IL BRANO “SURVIVE”

Fazio: “Molto piacere, Fabio (stringe la mano a Bowie).David Bowie!” 
DAVID BOWIE: “Glad to see you. We get to leave this.” (riferendosi alla sua chitarra).
Fazio
: “Se vuole gliela tengo io, come vuole.” 
DAVID BOWIE: “Thank you very much, Fran.” (lascia la chitarra ad un tecnico).
Fazio
: “Tutti “io, io”. Ha sentito, ha visto. Si, volevano aiutarla tutti. Grazie. Stia tranquillo, eh! E’ solo che…” 
DAVID BOWIE: “You shouldn’t stay much too closer.” (tossisce). 
Traduttore Simultaneo: “Non stia troppo vicino a me.” 
Fazio: “Anch’io. Me too.” 
DAVID BOWIE: “You too?” 
Fazio
: “E’ solo che abbiamo pochi minuti e mi piacerebbe in realtà che questa nostra chiacchierata avesse in realtà il tempo di una conversazione, anziché di una intervista e quindi avendo invece così poco tempo, c’è soltanto la possibilità di…”
DAVID BOWIE: “Let’s have a friendly conversation.”
Fazio
: “Si, si, a friendly…” 
Traduttore Simultaneo: “Una conversazione amichevole, senza problemi.” 
Fazio: “Grazie. Senta, lei… Tante cose ci sarebbero da dire. La prima che mi viene però in mente, intanto che la vedo molto felice, molto sereno.”
DAVID BOWIE: Extremely! Yeah, yeah, I’m very…Life is perfect.” 
Traduttore Simultaneo: “Per parlare con te, lo sono.” 
Fazio: “E’ vero. Dove ha trovato questa serenità, questa pace con se stesso in questo momento, da che cosa le deriva?”
DAVID BOWIE: “Desperation.” 
Traduttore Simultaneo: “La disperazione, forse.” 
DAVID BOWIE: “You have to be happy or you die.” 
Traduttore Simultaneo: “Devi essere veramente felice col tempo, se no muori.” 
Fazio: “Senta. Lei, vabbé, in realtà usa la musica come tante altre forme di espressione, perché è un artista vero, usa tutte le forme d’arte per raccontare una storia, la sua storia. A che punto è di questa storia, secondo lei? A che punto siamo di questa storia?” 
DAVID BOWIE: “Well, it’s important to realize all artists’ disfunction. So it’s the “roman de mad”. I’m getting sane.” 
Traduttore Simultaneo: “Dunque, è importante rendersi conto che tutti quanti gli artisti sono poco funzionali. E’ un discorso da matti, è un dramma. Però sto diventando più maturo, migliore.
Fazio: “E’ anche vero che lei ha usato come forma artistica proprio se stesso, il suo corpo. Il materiale sul quale ha lavorato è proprio lei, una forma d’arte straordinaria questa.”
DAVID BOWIE: “I’m a melody!” 
Traduttore Simultaneo: “Sono una melodia!” 
Fazio: “E’ vero, anche. Ha incontrato…” 
DAVID BOWIE: “I’m an extra-rhyme! I’m an opera!”
Traduttore Simultaneo: “Sono un’opera, addirittura.” 
Fazio: “Be’, tant’è che lei ha tante vite quanti sono i personaggi che ha inventato per lei in tutti questi anni.” 
DAVID BOWIE: “Io non parlo italiano, I’m sorry!” 
Fazio
: “I’m sorry, I don’t speak English. We can speak French? No?” 
DAVID BOWIE: “Very bad. Almost as bad.” 
Traduttore Simultaneo: Sarebbe tanto peggio, brutto quanto l’italiano.”
Fazio: “Anche per me. Io lo sapevo che lei non parla francese allora l’ho detto apposta, tanto per fare bella figura.” 
DAVID BOWIE: “Un petit peu.”
Fazio
: “Un petit peu moi aussi, j’ai fini dejà.” 
DAVID BOWIE: “Est-ce que vous avez Marlboro Light?”
Traduttore Simultaneo: “Ha una Marlboro Light?”
Fazio: “Non faccia pubblicità, per carità! No, no, non dica… Non faccia pubblicità, è la fine! L’ha detto lui, non l’ho detto io!” 
DAVID BOWIE: “That’s my only knowledge for French.” 
Traduttore Simultaneo: “E’ l’unica cosa che posso dire in francese.” 
DAVID BOWIE: “I can ask for a sigarette in every language.” 
Traduttore Simultaneo: “Posso chiedere una sigaretta in qualsiasi lingua.”
Fazio: “I don’t smoke. It’s the only phrase that I can say in English. Senta Sig. Bowie. Lei nella sua vita ha incontrato le persone più straordinarie, che hanno fatto la storia della musica e anche dell’arte di questo secolo. Lei è un grande appassionato d’arte, dipinge scolpisce. Qual è l’incontro fondamentale della sua vita? Artistico, intendo. Una persona che l’ha cambiata, che le ha dato tante cose, di cui consiglierebbe a qualcuno di leggere qualcosa o di informarsi su qualcosa.” 
DAVID BOWIE: “It wouldn’t mean very much in Italy, but there is a scots sculptor and a very — artist, Edoardo Paolozzi1, who is very, very important.” 
Traduttore Simultaneo: “Be’, forse non sta a significare molto in Italia, non è molto importante. Ho incontrato uno scultore, un artista incredibile, Edoardo Paolozzi 1. Una persona eccezionale, importantissima.”
Fazio: “Cercheremo di saperne di più.” 
DAVID BOWIE: “And for music, maybe Little Richard, maybe very, very important to me; and a writer, and I met previously William Borroughs.”
Traduttore Simultaneo: “Per quanto riguarda la musica invece, Little Richard, mi viene in mente questo, importantissimo per me e poi anche uno scrittore, la persona che ho incontrato è William Borroughs.” 
Fazio: “William Borroughs. Grazie per aver risposto, intanto. Senta, posso chiederle un’altra cosa? Per me. Me lo fa un autografo?” (Porgendogli il CD di “Hours…”).
DAVID BOWIE: “Oh, pleasure!” 
Fazio
: “Se no quando la rincontro?” 
Traduttore Simultaneo: “Con piacere!” 
Fazio: “Grazie. Lei non viene…” 
DAVID BOWIE: “Absolutely.” 
Fazio
: “Lei non viene a Sanremo?” 
Traduttore Simultaneo: “Aren’t you coming to Sanremo?” 
Fazio: “Io quest’anno forse ci sono. Forse. Forse.” 
DAVID BOWIE: “Thank you very much for the invitation.”
Traduttore Simultaneo: “Grazie mille per l’invito.” 
Fazio: “Si. Non so se ci sarò io. Se c’è lei son contento, la guardo comunque volentieri, ma…” 
DAVID BOWIE: “I should say that. Ok.” 
Traduttore Simultaneo: “Bene, grazie.” 
Fazio: “Grazie. Io faccio questa trasmissione apposta, per poter incontrare persone come lei. Grazie molte. E’ forte David Bowie, molto forte.” (Imitando Celentano). 
DAVID BOWIE: “It’s good to me.” (Stringendogli la mano). 
Traduttore Simultaneo: “Grazie.” 
Fazio: “Sto scherzando! Adesso ascolteremo “Thursday’s child”(2), in cui David Bowie incontra se stesso.” 
DAVID BOWIE: “Yes.” 
Fazio
: “E ascolteremo volentieri questa storia. Ha visto? Non le ho chiesto cosa possiamo io e lei per la guerra. E’ contento?”
DAVID BOWIE: (ride) 
Fazio
: “David Bowie! I hope to see you again. Ciao.” 

ESEGUE IL BRANO “THURSDAY’S CHILD”

Fazio: “Grazie. Ciao. Davvero grazie. Spero di rivederti presto. David Bowie! Grazie a tutti. Thank you very much. Grazie. E’ un grande onore per me, a great honour. Thank you. Hope to see you soon.” 
DAVID BOWIE: “Yeah!”
Fazio
: “A presto. David Bowie! MaxPezzali.”
Max Pezzali: “Eccomi.”
Fazio: “Ti è piaciuto?” (Riferendosi a Bowie).
Max Pezzali: “Molto, molto bello. Lui è un grande idolo.”
Fazio: “Aspetta che lo salutiamo ancora un attimo mentre esce, va’! Scusa un attimo. Ciao David! Ciao David!”.

(1) Nato nel 1924 da genitori italiani ad Edinburgo, dove studiò al College of Art. La sua prima personale ebbe luogo a Londra nel 1947. Ha insegnato arte nelle principali università e scuole d’arte nel mondo. Nel 1986 è stato insignito del titolo “Her Majesty’s Sculptor in Ordinary for Scotland” dalla Regina. I suoi temi preferiti sono i mass media, le scienze e la tecnologia e il loro significato per l’arte contemporanea.

(grazie a Babygrace per la trascrizione dell’intervista)

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