Hole in the Ground (2000) | Testo e Traduzione

HOLE IN THE GROUND

(David Bowie)

You can stay at home alone
You can stay at home alone
Don’t even answer the phone
I will come when it’s right
And I won’t stay all night

For I see something bad
Just a-looking above me
Just a-looking above me

I see a hole in the ground
I see a hole in the ground
But there’s no-one around
But the sheets1 on the street
But I’m quick on my feet
And I’m running to you
Just a-looking above me
Just a-looking above me

There’s a hole in the ground
There’s a hole in the ground
But there’s no-one around
But the sheets on the street
And I’m quick on my feet
And I’m running to you
Just a-looking abovе me
Just a-looking above me
Just a-looking abovе me
Just a-looking above me

BUCO PER TERRA

(David Bowie)

Puoi restare a casa da solo
Puoi stare a casa da solo
Non rispondere nemmeno al telefono
Verrò quando sarà il momento giusto
E non resterò tutta la notte

Perché intravedo qualcosa di brutto
Guardando sopra di me
Solo guardando sopra di me

Vedo un buco nel terreno
Vedo un buco nel terreno
Ma non c’è nessuno intorno
Solo delle lamiere1 sulla strada
Ma sono veloce di piedi
E sto correndo verso di te
Basta guardare sopra di me
Solo uno sguardo in alto sopra di me

C’è un buco per terra
C’è un buco per terra
Ma non c’è nessuno intorno
Tranne le lamiere sulla strada
E sono veloce a camminare
E sto correndo verso di te
Basta uno sguardo sopra di me
Solo uno sguardo sopra di me
Solo uno sguardo sopra di me
Solo uno sguardo sopra di me

NOTE

Un demo domestico di Hole In The Ground fu registrato da David Bowie e George Underwood a cavallo tra il 1969 e il 1970. Il brano è stato poi ri-registrato da Bowie nel 2000 in questa versione per l’album Toy.

Bowie scrisse Hole in the Ground per Underwood. Faceva parte del suo tentativo di aiutare Underwood a sfondare come cantante: scrisse per lui anche Song for Bob Dylan e We Should Be on By Now (l’embrione di Time). Era però anche un modo per superare un empasse nella propria carriera. Nel 1971, infatti, Bowie non poté pubblicare canzoni con il proprio nome per un certo periodo a causa delle trattative tra il suo manager e l’editore per il rinnovo del contratto. Fece quindi uscire le proprie nuove composizioni sotto pseudonimi (vedi gli Arnold Corns) o usò i suoi amici come maschere (vedi Rupert the Riley di Mickey King o Andy Warhol di Dana Gillespie).

Secondo Underwood, la canzone era stata presa in considerazione per essere pubblicata come singolo, con una versione strumentale intitolata Lump On The Hill sul lato b, ma la cosa non è mai avvenuta. La versione demo è stata pubblicata per la prima volta nel 2019 nel cofanetto Conversation Piece.

Il brano unisce slanci d’amore con visioni apocalittiche: una minaccia incombente dall’alto, una voragine nel terreno, lamiere e nessun essere umano nelle vicinanze. Sembrerebbe quasi un mondo post-atomico.

1 “Sheets”, oltre a lenzuola o fogli, è traducibile anche con “lamiere” (metal sheets)

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