Generosity-Gianluigi-Ricuperati-Bowie-Libro-Recensione-Intervista

“Generosity”: recensione del libro e video intervista

Generosity” di Gianluigi Ricuperati, edito da Piemme, è sicuramente un libro fuori dagli schemi. E’ un trattato sperimentale che tende a dimostrare come Bowie, profondamente debitore verso molti artisti da cui ha attinto e preso ispirazione, abbia poi estinto il debito e ripagato con gli interessi e una generosità incredibile. Una vita esemplare, secondo l’autore, che ne traccia una sorta di agiografia. Lo ha incontrato Stefano Nardini che, oltre a recensire il libro, ha intavolato con l’autore una piacevole e interessante discussione.

VIDEO INTERVISTA

Stefano Nardini ha incontrato per Velvet Goldmine Gianluigi Ricuperati, autore del libro «Generosity». Un’agiografia di David Bowie. Più che una video intervista, una chiacchierata intima e piacevole tra due appassionati di Bowie, e una riflessione sul suo approccio alla vita. 1

Gianluigi Ricuperati è uno scrittore e saggista italiano. Ha collaborato e collabora con La RepubblicaD di RepubblicaLa StampaAbitareDomusGQStudio,  Il Sole 24 Ore. E’ autore di  Il mio impero è nell’aria (ed. Minimum Fax), La tua vita in 30 comode rate (ed. Laterza), Viet Now – La memoria è vuota (ed. Bollati Boringhieri), Fucked Up (ed. Bur RCS). Con Marco Belpoliti ha pubblicato la prima monografia dedicata al disegnatore Saul Steinberg. E’ stato inoltre Direttore Creativo di Domus Academy.

RECENSIONE

generosity ricuperati libro bowie
Gianluigi Ricuperati

Tra le tante pubblicazioni di questi ultimi anni, perlopiù biografiche e interpretative dei testi, il libro di Gianluigi Ricuperati «Generosity». Un’agiografia di David Bowie, uscito per Piemme, trova una collocazione a sé stante, perché offre un punto di vista che va al di là della figura, oramai mitica, della rockstar. Riletture multidisciplinari, anche se sporadiche, non sono comunque mancate e contributi come questi sono davvero benvenuti perché ci offrono una visione del nostro in cui è riconosciuta la sua completezza di artista.

Evitati quindi gli aneddoti, le speculazioni interpretative, Ricuperati assembla intenzionalmente frammenti di episodi personali, genesi di canzoni per stendere le tessere di un puzzle in cui Bowie elargisce supporto, consapevolezza artistica e concepisce quei mondi che poi sono stati ampiamente condivisi.
Bowie fu a volte descritto come una sorta di vampiro di idee; ne è la riprova la vecchia storia su Guy Peelleart “rubato” ai Rolling Stones per realizzare la copertina di Diamond Dogs (per Jagger & C. poi fece comunque quasi in contemporanea It’s only rock’n’roll).
Nella famosa intervista fatta per Playboy nel 1976 da Cameron Crowe, Bowie affermò: “…sono un ladro di buon gusto. La sola arte che mi va di studiare è quella da cui posso portare via qualcosa. Ma penso che il mio plagio dia buoni frutti. Perché un artista crea? Io la vedo così, se uno inventa qualcosa lo fa con la speranza che la gente usi la sua invenzione.

generosity ricuperati libro bowie

Ricuperati segue questa strada, per dimostrare che Bowie ha dato più di quanto ha preso, in una sequenza interessante di flash di munificenze, dai rilanci di Lou Reed, Iggy Pop, Mott The Hoople negli anni Settanta, al supporto economico al figlio di Marc Bolan, al saldo dei propri debiti creativi (Legendary Stardust Cowboy in I Took a Trip on a Gemini Spacecraft). Questi episodi si uniscono poi ad alcune narrazioni personali, nelle quali Bowie è stato un modello, una griglia sulla quale impostare la propria conoscenza, a qualsiasi livello, e ancora al lungo intermezzo La guerra finanziaria di Nathan Adler, racconto pieno di citazioni bowiane. «Generosity» interiorizza sia nel contenuto sia nella forma l’insegnamento cross-culturale di Bowie e rende quasi sistematico il suo agire artistico.
Simon Reynolds ha scritto una volta che Bowie è stato un portale, Ricuperati allarga qui l’idea definendolo un door opener e ci dice: “Quella di Bowie è la leggenda di un santo debitore. E questo mi commuove sempre, mi interessa sempre, mi commuoverà sempre e mi interesserà finché sarò vivo”.

Ci fa davvero piacere notare che la bibliografia su David Bowie si sta arricchendo di contributi che lo vedono in una dimensione più ampia, riletto non più solo come rockstar ma anche come elaboratore di un pensiero legato alle finalità dell’essere artista.

Stefano Nardini

ACQUISTO

Condividi Bowie

Chi è VG Crew

La Crew di VG è formata da Daniele Federici e Paola Pieraccini. Daniele Federici è organizzatore di eventi scientifici ed è stato critico musicale per varie testate, tra cui JAM!. E'autore di un libro su Lou Reed del quale ha tradotto tutte le canzoni, prima di farlo con quelle di Bowie. Paola Pieraccini, imprenditrice fiorentina, è presente su VG fin dall'inizio e lo segue dagli anni '70. Entrambi hanno avuto modo di incontrare Bowie come rappresentanti di VG.

Guarda anche

“Pin Ups” in Half Speed per il 50° anniversario

“Pin Ups”, l’album di cover di David Bowie del 1973, uscirà a fine ottobre in …

Iscriviti
Notificami
guest

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

3 Commenti
più votati
più nuovi più vecchi
Commenti in linea
Vedi tutti i commenti
giacomo

Ciao Stefano, grazie per questo piacevole pugno di minuti che ci hai regalato. E grazie a Recuperati per averci regalato un trattato un attimo diverso, visto da un’angolatura non usuale . Ciao, un abbraccio.
Giacomo

up the hill

mi viena da dire GRAZIE. a tutti

Teresa

Ho la sensazione che sarà un libro diverso ,già solo parlare di agiografia e non di biografia fa pensare. Ho ascoltato l l’intervista, finalmente un po’ di originalità, da comprare